giovedì 13 gennaio 2011

O senno'......

Più o meno,  a tutti quelli che hanno giocato a pallone da piccini, è  capitato di incontrare il  bambino prepotente che intimava: "o si fa come dico io o me ne vado e mi porto via il pallone, che è mio...". Tipetto odioso, che di solito, quasi mai, aveva piedi buoni. Al di la' dei limiti delle analogie, mi preme sottolineare che  voler discutere di qualcosa con qualcuno che pone come condizione di base della discussione la locuzione "o si fa come dico io o senno' vado via" è sintomo di (per chi lo fà)  di prepotenza e di scarsa conoscenza del concetto di dialogo.
Credo sia umiliante, per chi vi è sottoposto, essere chiamato a esprimere un opinione, teoricamente  in piena libertà e coscienza  ma praticamente con la controparte, quelli della fazione opposta, che ti tengono per le palle. Cosa ci si aspetta che uno dica? Veramente so pensa che sia possibile esercitare liberamente il proprio pensiero o, il fatto di essere tenuto per le palle influisce su qualcosa? Con le regole che ci siamo dati sarà pure legale ma per cortesia non chiamatelo referendum. Significherebbe offendere lintelligenza di chi assiste a tutto ciò.

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